#energiamo

Europa sempre più sostenibile: l’Italia è tra i primi tre per la produzione di energie rinnovabili.

Il 2021 è stato un anno da record nel campo Green per l’Europa: 20.000 gli impianti totali di gas rinnovabile, l’Italia si aggiudica un posto sul podio grazie ai suoi 2.000 impianti.

I vantaggi ambientali del biogas e del suo derivato, il biometano, sono ormai ben noti: riduzione dell’inquinamento atmosferico e del problema dello smaltimento dei rifiuti, decarbonizzazione dei trasporti e produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il biogas e il biometano, ottimi sostituti dei combustibili fossili, sono dunque i simboli della transizione energetica e dell’economia circolare.

Persino Edison, resasi conto delle potenzialità del gas rinnovabile, è fortemente attiva nella costruzione di questi impianti.

Come pioniera in questo campo a livello Italiano si afferma l’azienda “La Castellana” di Corbetta (Milano): il primo impianto di biogas è del 2006 e nel 2019 ha aggiunto il secondo dedicato alla produzione di biometano.
“La Castellana” è un’azienda agricola che coltiva 900 ettari di campo e alleva circa 15mila suini, l’energia elettrica e il biometano li ricava dagli scarti (secondi raccolti e liquami di origine animale).
Ha una capacità produttiva di 450 metri cubi l’ora: l’azienda non solo è autosufficiente dal punto di vista energetico, ma in questo modo risparmia anche 70mila euro l’anno di riscaldamento, garantisce l’immissione nella rete pubblica di biometano e produce digestato, un fertilizzante organico che permette di ridurre l’uso di prodotti chimici.
Un esempio perfetto di agricoltura sostenibile ed economia circolare.

La reperibilità del gas è una necessità più attuale che mai: per riparare ai “ricatti” della Russia sono state infatti riaperte le centrali a carbone, molto inquinanti e dannose per l’ambiente. Esistono però altre strade per produrre energia in modo responsabile e non dannoso per l’ambiente, una via che anche l’azienda “Leona” di Codigoro ha deciso di percorrere.
Nel 2020, infatti, è stato realizzato un impianto di ben 7 ettari: utilizzando gli scarti della propria agricoltura, l’Azienda è autonoma nella produzione e vendita di biometano e oltre a questo, viene prodotto a costo zero anche il digestato, rimediando così ad un altro problema derivato dallo scontro russo-ucraino, la carenza di fertilizzanti.

Questi due modelli di economia circolare funzionano e sono la soluzione ottimale non solo per sfuggire al “ricatto” della Russia, ma anche per ridurre al minimo l’impatto ambientale.
Si tratta però di modelli che al momento funzionano solo su piccola scala, per questo è importante che sempre più aziende si convertano alle energie rinnovabili, facendo gioco di squadra non solo diventeremo più indipendenti dalla chimica, ma anche più sostenibili.

Photo created by Monstera on Pexels

Condividi questo articolo

I continenti della terra riprodotti con erba verde
Ti potrebbe interessare